Eventi

BRINGING INNOVATION INTO TRAVEL

Nel 2024 il turismo in Italia si rivela trainato dalla forza dei flussi internazionali, con i volumi dei primi cinque mesi del 2024 che superano quelli del biennio precedente. Come evidenzia la Banca d’Italia, nel mese di maggio il saldo della bilancia dei pagamenti turistica dell'Italia ha registrato un avanzo di 2,8 miliardi di euro, in aumento rispetto a quello dello stesso mese del 2023 (2,2 miliardi) e la spesa dei viaggiatori stranieri nel nostro Paese è cresciuta del 17%, a fronte di un incremento del 9% di quella dei viaggiatori italiani all'estero. Un exploit da attribuire in larga parte ai turisti statunitensi e asiatici, che dopo le totali riaperture post Covid-19 hanno ripreso a viaggiare in Europa e in Italia.

 

Secondo le rilevazioni dell’Unwto, circa 285 milioni di turisti hanno viaggiato a livello internazionale nel primo trimestre del 2024, cioè il 20% in più rispetto all’analogo periodo dello scorso anno, ripristinando una spesa pari a 1,5 bilioni di dollari nel 2023. I viaggiatori big spender sono cinesi, ma anche italiani, americani, tedeschi e britannici.

 

Tornando all’Italia, i flussi domestici, in particolare per la fascia media e medio-bassa della popolazione, mostrano di subire gli effetti dei rincari di prezzo di hotel e biglietteria aerea e navale, mentre per il target alto spendente il valore medio delle pratiche cresce in linea con una ricerca maggiore di soluzioni di vacanza mirate e di alta qualità in termini di servizi ed esperienze rese in loco.

 

Da qui l’esigenza per le imprese turistiche di intercettare nuove opportunità di business ed esigenze della domanda attraverso un approccio contemporaneo. E se il viaggiatore ha mostrato l’esigenza di riavvicinarsi alle agenzie di viaggi, spinto dal post-pandemia e dalla ricerca di maggiori garanzie e assistenza rispetto all’anonimato del web, la tendenza è coincisa con un momento di trasformazione delle agenzie, che esige un processo di formazione continua in termini legali, assicurativi, fiscali e di marketing per vincere le nuove sfide di mercato.

 

Anche per il lusso, termine ormai abusato nel turismo, si assiste ad un processo di trasformazione, che oltre a coincidere con lo sfarzo valorizza la semplicità e punta a servizi iper personalizzati, a contatto con il territorio ospitante.

 

 

L’overtourism

 

Dal Copen Pay di Copenaghen, che coinvolge i turisti in attività di cittadinanza attiva, al biglietto di ingresso a Venezia per i visitatori giornalieri, se certo non rappresenta una novità, l’overtourism ha contrassegnato l’attenzione mediatica dell’estate appena trascorsa. Ma costituisce ben più di un espediente giornalistico e non si esaurisce in una banale questione di management di una destinazione.

 

Il bacino dei viaggiatori è in crescita. Le Nazioni Unite stimano che la popolazione mondiale raggiungerà gli 8,5 miliardi nel 2030 e, secondo una proiezione Unwto, il numero totale di viaggi turistici globali dovrebbe raggiungere i 37,4 miliardi, di cui 17,4 miliardi saranno arrivi internazionali e nazionali con pernottamento (1,8 miliardi internazionali/15,6 miliardi nazionali).

 

Spetta a una politica di gestione dei flussi - attraverso il confronto tra amministratori e portatori di interesse privati e buone pratiche di sostenibilità - sviluppare misure in grado di controllare la domanda, affinché il turismo funga effettivamente da volano economico preservando e tutelando tanto le bellezze naturali e culturali quanto le comunità residenti.

 

 

L’intelligenza artificiale

 

In un panorama turistico in rapida evoluzione, l’intelligenza artificiale emerge come catalizzatore di cambiamenti positivi. Impossibile, oggi, non confrontarsi su questa innovazione che procede a gran velocità. Con il costante aumento della disponibilità di infrastrutture digitali e di device portatili e con l’escalation del booking online, l’Ia non rappresenta solo un progresso tecnologico ma un concreto strumento strategico in grado di personalizzare l'esperienza dei viaggiatori, di promuovere miglioramenti sostenibili e di plasmare il futuro della travel industry, sia questa leisure o corporate. La personalizzazione attraverso l’analisi dei dati influisce sull'esperienza e consente inoltre un monitoraggio puntuale del pricing di voli, hotel, trasporti di terra ed experience in tempo reale, individuando sempre le migliori offerte disponibili per i viaggi personali e aziendali. Secondo Wttc, infatti, l’intelligenza artificiale ha il potere di rivoluzionare il modo in cui operano le aziende del settore turistico, offrendo immense opportunità di innovazione, crescita e soddisfazione dei viaggiatori.

 

 

Dal bleisure al digital nomadism

 

Da un lato oggi la parola d’ordine è viaggio emozionale all’insegna della consapevolezza green e della ricerca di spazi e tempi per il benessere, dall’altra emerge l’interesse a combinare vacanze e lavoro nello stesso viaggio: workation, bleisure, team bonding e digital nomadism sono forme di turismo sempre più diffuse. Il 12% degli italiani intende praticarne almeno una nel 2024, una percentuale che è doppia rispetto al 2023, mentre il 50% si dice genericamente interessato a farlo in futuro, tra questi ultimi soprattutto i Millennials e la Gen Z (fonte: EY).

 

 

Questi saranno i principali argomenti al centro del dibattito dei BIT TALKS “Bringing innovation into travel”  2025